Oggi ho il piacere di ospitare sul mio blog Anna Pernice, una travel blogger particolarmente brillante. Una influencer che ha molto da raccontare e che oggi abbiamo il piacere di scoprire grazie a questa breve intervista.
Ma non perdiamo altro tempo e cominciamo subito!
1) Hai lavorato in diverse aziende in veste di responsabile marketing e comunicazione digitale come Carina Bijoux, Silvian Heach e Giorgia & Johns. Ma cosa ti ha spinta a metterti in proprio? E’ una scelta che rifaresti?
<<Si, ho lavorato per circa 10 anni in azienda come responsabile comunicazione e marketing, un lavoro che ammetto mi piaceva tantissimo, ma che non sempre mi permetteva di esprimere tutta me stessa. Negli ultimi anni di lavoro in azienda avevo già aperto il mio blog che gestivo a livello amatoriale nel week end. Un po’ alla volta il blog è cresciuto e non riuscivo più a gestirlo come volevo, così la scelta coraggiosa di licenziarmi e fare la blogger a tempo pieno. Una scelta che rifarei altre centomila volte, perché ora faccio esattamente ciò che sognavo di fare diventando imprenditrice di me stessa.>>
2) Nella tua carriera da influencer, quali sono stati gli step più significativi che ti hanno particolarmente segnata?
<<Sicuramente il primo step importante è stato il primo blog tour, perché per me ha significato che alcune aziende mi avessero notata sul web ed investito su di me. Poi le prime lezioni e workshop da dietro la cattedra in cui ho raccontato il mio lavoro a ragazzini curiosi di fare lo stesso e last but not least la pubblicazione del libro, che mi ha portato una grande visibilità.>>
3) Quali sono secondo te gli errori che un aspirante influncer dovrebbe evitare di compiere per non compromettere la propria carriera digitale?
<<Il primo errore da non fare assolutamente è comprare followers, perché anche se la strada per farli crescere è lunga ed ardua, a volte è meglio avere pochi follower reali che tanti finti perché le aziende hanno sempre più strumenti in grado di capire quanto sia vera la fan base e tante realtà stanno iniziando ad investire sui micro influencer.>>
4) Piacere, sono una travel blogger/travel infleuncer; qual’è la reazione più comune dinnanzi ad una esclamazione del genere? Come credi che la figura di un influencer sia percepita oggigiorno dagli albergatori italiani?
<<Ultimamente qualcuno sta iniziando a capire il ruolo del travel blogger, ma ci sono ancora tanti che pensano che un travel blogger/travel influencer sia uno scroccone che faccia selfie tutto il giorno. Invece dietro c’è un grande lavoro. Alcune realtà lo hanno capito ed hanno anche capito il valore aggiunto che blogger ed influencer possono portare nel turismo iniziando ad investire su queste figure.>>
5) Hai viaggiato molto all’estero e in Italia. Secondo te cosa gli imprenditori turistici italiani dovrebbero importare dal turismo oltralpe?
<<Secondo me non bisogna generalizzare, perché ci sono anche tanti albergatori italiani che lavorano bene. Sicuramente una cosa che manca in molte strutture è un ufficio marketing e comunicazione in grado di curare l’immagine dell’albergo e le attività social.>>
6) Qual è secondo te il futuro dell’Influncer Marketing?
<<L’influencer marketing un po’ alla volta sta andando a sostituire la pubblicità tradizionale sui giornali ed in tv e cedo che questo fenomeno durerà e crescerà sempre più nei prossimi anni perché gli influencer sono dei testimonial che hanno testato il servizio in prima persona e che raccontano la loro esperienza reale risultando più credibili agli occhi dei lettori rispetto alle pubblicità patinate.>>
7) Di recente hai partecipato da un interessante progetto in Puglia e la domanda che solitamente chiude le mie interviste calza a pannello: orecchiette con cime di rapa Vs orecchiette al sugo con cacioricotta. A quale dei due piatti non riusciresti a dire NO?
<<La risposta è piuttosto facile, essendo intollerante al lattosio non posso mangiare le seconde quindi la mia scelta va’ sulle prime 😉 >>